World Pasta Day 2024: il giro del mondo in dieci piatti di pasta italiani fuori dall’Italia

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Di Albert Sapere Il World Pasta Day si celebra in tutto il mondo, la giornata è sempre la stessa il 25 ottobre. Da quel 25 ottobre del 1998, la prima edizione voluta dall’Unione Italiana Food insieme all’International Pasta Organisation (IPO). L’Italia è il primo produttore a livello globale, con quasi 4 milioni di tonnellate e un fatturato che supera gli 8 miliardi di euro, ma è anche il Paese che più di tutti la fa conoscere al resto del mondo: ben oltre la metà della produzione nazionale di pasta (56%) è destinata all’estero. (Luciano Pignataro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Leggi tutta la notizia Le famiglie italiane spendono all'anno quasi quattro... (Virgilio)

Il convegno, organizzato dal Porto Conte Ricerche, ha offerto una panoramica completa sulle prospettive di mercato, le ultime innovazioni tecnologiche nella produzione, i benefici per la salute e il benessere psicologico legati al consumo di pasta. (SARdies.it)

Successivamente l'uomo riuscì a selezionare quei cereali più indicati per una buona alimentazione, fino ad ottenere una farina di frumento da impastare con acqua per realizzare un pane primordiale e le prime tipologie di focacce da cuocere su pietre roventi, tutto questo prima di scoprire i vantaggi della cottura in acqua bollente. (Tiscali Notizie)

In occasione dell’International Pasta Day, Glovo presenta un’analisi esclusiva sul consumo di pasta in Italia, confermando l’amore inarrestabile del Paese per questo piatto simbolo. Con una crescita del 52% negli ordini rispetto all’anno scorso, gli italiani dimostrano che la pasta non è solo cibo, ma un vero e proprio stile di vita. (Food Affairs)

Le famiglie toscane spendono mediamente 160 euro all'anno, circa 260 milioni di euro complessivi, per mettere nel carrello la pasta, in tutte le sue varianti, uno dei simboli della Dieta mediterranea.. (Virgilio)

In base ai risultati dell’indagine, il 54% dei ristoratori ha dichiarato che tra i propri clienti almeno la metà è straniero, e 7 ristoratori su 10 hanno sostenuto che la cultura enogastronomica della clientela straniera è aumentata. (inItalia)